Compiuta Donzella (ca. XIII secolo)

Lasciar voria lo mondo e Deo servire

Lasciar voria lo mondo e Deo servire
e dipartirmi d’ogne vanitate,
però che vegio crescere e salire
matezza e villania e falsitate,

ed ancor senno e cortesia morire
e lo fin pregio e tutta la bontate:
ond’io marito non voria né sire,
né stare al mondo, per mia volontate.

Membrandomi c’ogn’om di mal s’adorna,
di ciaschedun son forte disdegnosa,
e verso Dio la mia persona torna.

Lo padre mio mi fa stare pensosa,
ca di servire a Cristo mi distorna:
non saccio a cui mi vol dar per isposa.




Perch’ogni gioia ch’è rara è graziosa

Perch’ogni gioia ch’è rara è graziosa,
mi son tardato, Compiuta Donzella,
d’avere scritto a la vostra risposta,
la qual faceste a me fresca e novella.

E ben si testimonia, per la loda
che di me usaste, che voi siete quella
in cui altezza e gran valor riposa:
cotal albor mostr’alto sua fior bella.

Sua fiore bella e d’amare lo frutto
mostra ’n altezza, com’è d’alto stato;
però in gioia abbo vostro detto tutto,

e pregovi che mi sia perdonato,
s’io mi ’nvitai là ove sono al postutto,
ch’io non son degno d’esser presentato.


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