Corrado Govoni (1884-1965)

Giardini chiusi

Orti, dove i convolvoli contorti
più non stendono i deboli polloni;
vasi forti, che più negli orti morti
non salgono i paoni da padroni;

penne disperse dentro gli orti morti,
occhi immemori e smorti di paoni
ritorti a dei vilucchi e a degli storti
polloni ed ai ricami dei balconi;

languida inedia degli orti morti
con qualche marmo mutilo o muscoso,
e un muro vigilato da un’opunzia;

per cui diffonde sopra i fiori morti
un senso d’abbandono saporoso,
la parola nostalgica: “Rinunzia”.


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